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Particolare della "Solitudine del guerriero" di Giorgio De Chirico
Che silenzio c'è su Siena. Da quando, David Rossi, il responsabile della comunicazione si è buttato (lo hanno buttato?) dalla finestra di un ufficio del Monte dei Paschi dopo una
lunga telefonata (con chi ha parlato? possibile che non si possa risalire all'interlocutore? o non si voglia?) sulla città è calata una cappa che si taglia con il coltello. Qualcuno si chiede chi
sarà il prossimo, la vox populi senese dà per certo che Rossi non sarà l'ultima vittima. L'informazione nazionale ha seppellito l'affare Monte dei Paschi/Santander sotto il gossip post
elettorale, scrive di tutto per non trattare del più grosso scandalo finanziario della Repubblica. Il buco, la sottrazione di beni, lo si chiami come si vuole, ammonta ad almeno
20 miliardi di euro. Improbabile che questo colossale saccheggio possa essere attribuito a Mussari, una testa di legno che giorno dopo giorno appare sempre più
diafano, simile ormai a un fantasma. I poteri che hanno gestito la distruzione del MPS devono essere molteplici. Ci sono responsabilità chiare: dei membri di nomina pidimenoellina della
Fondazione Monte dei Paschi e di chi li ha nominati, dei segretari del pdmenoelle dal 1995 in poi, anno della privatizzazione di MPS, e altre meno chiare su cui sta indagando la magistratura. La
vicenda MPS assomiglia sempre più a quella del fallimento del
Banco Ambrosiano in cui c'era di tutto e avvenne di tutto, in una brodaglia che vide coinvolti partiti, mafie, IOR, massoneria. Forse l'MPS ne è la replica, se è così lo scopriremo in
un prossimo futuro. Nel 2012 il MPS ha perso 3,17 miliardi contro i 2 attesi. Monti ha prestato 3,9 miliardi a MPS per tenerla in vita (pari all'IMU, ndr) che non potranno
essere restituiti prima del 2019 e fino ad allora non potrà dare dividendi. Il suo valore di borsa è crollato e nei giorni scorsi sono stati ritirati
alcuni miliardi dai depositi, una fuga che può diventare inarrestabile e trasformare la banca in un guscio vuoto. Nel frattempo si preparano le "ristrutturazioni", anticamera
dei licenziamenti di massa dei dipendenti. Di fronte a sé MPS ha il fallimento conclamato o la svendita a qualche istituto di credito europeo (francese?). MPS deve essere
nazionalizzata e avviata una azione di responsabilità per il recupero dei venti miliardi sottratti alla banca.
Ps: il MoVimento 5 Stelle parteciperà alle elezioni comunali di Siena
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